Caldaia a condensazione

Una caldaia oggi è presente in ogni casa o appartamento e ci permette di usufruire di acqua calda e riscaldare i nostri ambienti durante i mesi invernali. Attualmente esistono in commercio diversi tipi di caldaie, di diversa potenza ma con principi di funzionamento medesimi e possono essere raggruppati essenzialmente in due tipologie: il sistema tradizionale e il sistema a condensazione. Ma spieghiamo meglio queste due tipologie.

Una caldaia tradizionale ha un’efficienza energetica di circa il 90%, la restante quota percentuale viene dispersa sottoforma di fumi che ancora, nel momento dell’eliminazione hanno una temperatura piuttosto elevata ma che vengono comunque eliminati come risultato della combustione del gas che alimenta la caldaia.

A partire dagli anni 60 la vera sfida dei tecnici è stata quella di recuperare il calore disperso per poterlo riutilizzare, ottimizzando così il dispendio energetico. Nascono così le caldaie a condensazione che recuperano i fumi espulsi “condensandoli” in forma liquida. La condensazione di questi fumi comporta una perdita del calore, che viene recuperato e reintrodotto all’interno del circuito di riscaldamento portando una caldaia a condensazione ad una resa di circa il 98%.

Oggi le caldaie a condensazione sono altamente performanti e, nonostante un costo poco più elevato rispetto alle caldaie tradizionali, offrono un rendimento decisamente migliore con un risparmio energetico che mediamente si attesta intorno al 15-20%. In ultimo, ma non per questo meno importante, vi è l’aspetto della salute all’interno degli ambienti dato che le emissioni di monossido di carbonio sono sensibilmente ridotte rispetto ai sistemi tradizionali.

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